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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Vita di Jacopo Durandi.djvu{{padleft:53|3|0]]stato nel ministero degl’Interni; e mentre onorifico marmo accennerà ove riposa la salma del nostro Letterato, la fama farà in Europa risuonare il nome suo caro a tutti gli eruditi istorici, e poeti. Le opere preziose d’antiquaria verranno ristampate in raccolti volumi, ed i Giovani Vercellesi hanno fin d’ora nel ritratto[1] del cavaliere Jacopo Durandi, che quivi si presenta, un mirabile eccitamento alla virtù, ed all’amore della gloria.


V. MASSIMINO.


  1. Fu questo ritratto giudicato somigliante, e da noi fatto incidere in Vinegia nell’ottobre del 1816, dovendo servir anch’esso d’ornamento alla nostra storia, come si è già detto. Al nostro ritorno in Torino ne abbiamo inaspettatamente tributato una stampa al caro amico, che ci attestò la sua riconoscenza colle più sincere, e delicate espressioni.
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