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Il dí men triste E neppur questo!
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'

XXXIX

PAROLA STOICA

Salda cosa non è sotto la luna
che non dilegui. Come corte l’ali
avete, o vane borie de’ mortali,
sotto lo cieco imperio di fortuna!
Tutte il tempo vi sperpera: solo una
cosa resiste a’ suoi nefandi strali ;
e, piú eh’è cinta di miserie e mali,
ferocemente in sé piú si rauna.
I’ vo dir la magnanima costanza,
che trae l’Olimpo, e qualche volta, ahi dira!
sa far de’ numi e dell’etá vendetta.
Poco ad anima forte è mutar stanza,
quando nulla quaggiú le placa l’ira,
e piú d’un nel romito Orco l’aspetta.

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