< Penombre < Vespri
Questo testo è stato riletto e controllato.
Vespri

XXVIII.
DAMA ELEGANTE
Vespri - Dama elegante (II) Vespri - Dama elegante (IV)

XXVIII.


DAMA ELEGANTE





O bella donna di latte e di rosa,
     Donna sdegnosa,
     M’han raccontato che nessun ti agguaglia
     4Nella battaglia;
     Che hai di ferro le braccia, e che il tuo petto
     È un corsaletto
     Dei vecchi dì colla malìa nascosa;
     8O bella donna di latte e di rosa.

O bella donna che sembri uno stelo
     Mietuto in cielo,
     M’han raccontato che di molti amanti,
     12Nei camposanti,
     Tu puoi legger la lapide forbita,
     Che uscîr di vita
     Sotto le spire del tuo corpo anelo;
     16O bella donna che sembri uno stelo.


O donna piena di gioie e di luci,
     Se tu conduci,
     Al cimitero, il cimitero è bello
     28Come un gioiello;
     Se per te rode il verme è un usignuolo,
     Ed il lenzuolo
     È porpora regal se tu lo cuci,
     32O donna piena di gioie e di luci!

O donina piena di delicatezze,
     Le tue bellezze
     Fan sognare a migliaia i giovinetti
     36Su cui proietti,
     Passando, un occhio d’angelo e di sfinge,
     Occhio che pinge
     E monti e mari d’inudite ebbrezze!
     40O donna piena di delicatezze,

O donna fortunata ed infelice,
     E a me non dice,
     A me quell’occhio non dice l’amore,
     44Dice il dolore;
     Il dolore dell’angelo esiliato,
     E condannato
     A subir la materia peccatrice!
     48O donna fortunata ed infelice,

Se v’ha nume che ascolta, e se tu preghi,
     Egli non nieghi
     Questa dolcezza alla mia musa altera:
     52Deh, la preghiera

     Aspettata per schiudermi il sorriso
     Del paradiso
     Dal tuo mistico labbro il vol dispieghi,
     56Se v’ha nume che ascolta, e se tu preghi!

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.