< Pensieri (Leopardi)
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LVIII LX

LIX.

È cosa detta piú volte, che quanto decrescono negli stati le virtú solide, tanto crescono le apparenti. Pare che le lettere sieno soggette allo stesso fato, vedendo come, al tempo nostro, piú che va mancando, non posso dire l’uso, ma la memoria delle virtú dello stile, piú cresce il nitore delle stampe. Nessun libro classico fu stampato in altri tempi con quella eleganza che oggi si stampano le gazzette, e l’altre ciance politiche, fatte per durare un giorno: ma dell’arte dello scrivere non si conosce piú né s’intende appena il nome. E credo che ogni uomo da bene, all’aprire o leggere un libro moderno, senta pietá di quelle carte e di quelle forme di caratteri cosí terse, adoperate a rappresentar parole si orride, e pensieri la piú parte si scioperati.

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