< Pensieri (Leopardi)
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LVIII.
I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi piú, o vogliamo dire piú sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che ne facciano maggiore che gl’insolenti e gli arditi, ma per evitare d’esser punti essi, atteso l’estremo dolore che ricevono da ogni puntura.
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