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LXVIII LXX

LXIX.

Dalla famosa lettera di Cicerone a Lucceio, dove induce questo a comporre una storia della congiura di Catilina, e da un’altra lettera meno divulgata e non meno curiosa, in cui Vero imperatore prega Frontone suo maestro a scrivere, come fu fatto, la guerra partica amministrata da esso Vero; lettere somigliantissime a quelle che oggi si scrivono ai giornalisti, se non che i moderni domandano articoli di gazzette, e quelli, per essere antichi, domandavano libri; si può argomentare in qualche piccola parte di che fede sia la storia, ancora quando è scritta da uomini contemporanei e di gran credito al loro tempo.

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