< Pensieri (Leopardi)
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XCIII XCV

XCIV.

Chi non è mai uscito di luoghi piccoli, dove regnano piccole ambizioni ed avarizia volgare, con un odio intenso di ciascuno contro ciascuno, come ha per favola i grandi vizi, cosí le sincere e solide virtú sociali. E nel particolare dell’amicizia, la crede cosa appartenente ai poemi ed alle storie, non alla vita. E s’inganna. Non dico Piladi o Piritoi, ma buoni amici e cordiali, si trovano veramente nel mondo, e non sono rari. I servigi che si possono aspettare e richiedere da tali amici, dico da quelli che dá veramente il mondo, sono o di parole, che spesso riescono utilissime, o anco di fatti qualche volta: di roba, troppo di rado; e l’uomo savio e prudente non ne dèe richiedere di sí fatti. Piú presto si trova chi per un estraneo metta a pericolo la vita, che uno che, non dico spenda, ma rischi per l’amico uno scudo.

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