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XLIV XLVI

XLV.

Gran rimedio della maldicenza, appunto come delle afflizioni d’animo, è il tempo. Se il mondo biasima qualche nostro istituto o andamento, buono o cattivo, a noi non bisogna altro che perseverare. Passato poco tempo, la materia divenendo trita, i maledici l’abbandonano, per cercare delle piú recenti. E quanto piú fermi ed imperturbati ci mostreremo noi nel seguitar oltre, disprezzando le voci, tanto piú presto ciò che fu condannato in principio, o che parve strano, sará tenuto per ragionevole e per regolare: perché il mondo, il quale non crede mai che chi non cede abbia il torto, condanna alla fine sé, ed assolve noi. Onde avviene, cosa assai nota, che i deboli vivono a volontá del mondo, e i forti a volontá loro.

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