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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Ercole Maria Zanotti


II


Per prender del peccato alta vendetta
     Io veggo uscir dalle ferrate porte
     Del cieco Abisso l’implacabil Morte,
     D’arco possente armata e di saetta.
5Superbi Regi, e Plebe egra e negletta
     Gitta a terra costei con ugual sorte:
     Le sta Giustizia al fianco, e in aspra e forte
     Voce al scempio fatal vie più l’affretta:
Ossa calcando inaridite e sparte
     10Scorre per tutto vincitrice, insino
     All’ignota del Mondo ultima parte.
Alfin orrenda, trionfale insegna
     Innalza, e piena di furor divino
     Gridando va: l’ira di Dio quì regna.

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