< Poema paradisiaco < Hortus Larvarum
Questo testo è completo.
Hortus Larvarum - La napea Hortus Larvarum - La donna del sarcofago

LA NAJADE.


Pullula ne l’opaco bosco e lene
tremula e si dilata in suoi leggeri
cerchi l’acqua; ed or vela i suoi misteri,
ora per tutte le sue chiare vene
5ha un brivido scoprendo all’imo arene
nuziali ove ancor restano intieri
i vestigi dei corpi che in piaceri
d’amor commisti riguardò Selene.


Morta è Selene; morte son le Argire;
10i talami, deserti; nel sovrano
silenzio de la notte l’acqua tace;
ma pur sembrami a quando a quando udire
il gorgoglio di un’urna che una mano
invisibile affonda in quella pace.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.