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Gabriele D'Annunzio - Poema paradisiaco (1892)
Hortus Larvarum - La napea
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LA NAPEA.
Lentamente dai cieli il Giorno inclina
come stanco dei troppo lungo ardore,
acceso avendo l’intimo sapore
in quei frutti che sola una divina
5mano dai rami penduli ne l’ore
notturne coglierà, su la collina
irrigata, di quasi feminina
forma, ove dura un qualche antico amore.
Lentamente la curva ombra si stende
10giù pe ’l declivo; e giunge, d’orto in orto,
insino a un golfo che de’ raggi estremi
ampio e falcato in lontananza splende:
ove già fu, nel tempo antico, un porto
che forse contenea mille triremi.
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