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Mario Rapisardi - Poemetti (1885)
Dalle memorie di Aroldo
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« Strane follie, bizzarri aspetti ! Muto
Per le cupe corsie, per l’ampie sale
M’aggiro io spesso, e le penose forme,
Che l’uman senno in questi lochi assume,
5Vo notando: e di me forse in quell’ora
Più che degli altri io son pensoso e triste.
Or, ne la notte insonne, ad una ad una
Tornano al mio pensier l’irte sembianze ;
E ad ingannare il vol pigro dell’ore,
10A le memorie mie, con un sorriso
Fatto di pianto, i detti lor confido.»
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