< Poemetti (Rapisardi)
Questo testo è completo.
Dalle memorie di Aroldo
Nel triste asilo IV Il Padre Eterno

« Strane follie, bizzarri aspetti ! Muto
Per le cupe corsie, per l’ampie sale
M’aggiro io spesso, e le penose forme,
Che l’uman senno in questi lochi assume,
5Vo notando: e di me forse in quell’ora
Più che degli altri io son pensoso e triste.
Or, ne la notte insonne, ad una ad una
Tornano al mio pensier l’irte sembianze ;
E ad ingannare il vol pigro dell’ore,
10A le memorie mie, con un sorriso
Fatto di pianto, i detti lor confido.»

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.