< Poesie (Carrer) < Sonetti
Questo testo è completo. |
Luigi Carrer - Poesie (XIX secolo)
Perchè tu scenda, o notte ec.
◄ | Sonetti - Io son la rondinella | Sonetti - Che s'io le miro, o luna | ► |
III.
Perchè tu scenda, o notte, e di serena
Calma ristoro apporti a’ cor dolenti.
Dolce non versi oblio sulla mia pena,
4Nè han pace o tregua i miei sospiri ardenti.
Già di liete speranze e d’amor piena,
Care ebbe l’alma queste ombre tacenti;
Or a sparger querele e van’lamenti
8Il disperato mio dolor mi mena.
Ogni d’erba e di fior colle vestito
Ai cangiati occhi miei fatto è deserto.
Mesto dell’acque e delle fronde il suono.
12Pur te, notte, invocai da quel romito
Poggio, e al mio duol sperai conforto certo:
Ah la pace del cor non è tuo dono!
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.