< Poesie (Fantoni) < Varie
Questo testo è completo. |
Giovanni Fantoni - Poesie (1913)
XV. La conoscenza
◄ | Varie - XIV. In morte di Giuseppe II | Varie - XVI. La finta pace | ► |
XV
La conoscenza
Amica del silenzio e degli orrori,
dallo stellato ciel notte pendea,
quand’io vicino alla vezzosa Clori
fra vago stuolo femminil sedea.
Ne’ dolci sguardi, di beati errori
ministri, Clori un lento amor bevea;
le destre, pegno dei nascenti ardori,
chiedea speranza ed il desio stringea.
Con interrotti moti i piè fugaci
alternavan le gioie al nostro core;
furtivi su la man cadeano i baci.
Ove fuggiste, rapidissim’ore?
Rammento ancor vostre amorose faci!
Oh Clori, oh notte, oh tenerezze, oh amore!
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.