< Poesie (Savonarola)
Questo testo è stato riletto e controllato.
XIV. Che fai qui, core?
XIII. XV.

XIV.


Che fai qui, core?
     Che fai qui, core?
     Vane al tuo dolce amore.

L’amor è Iesù Cristo
     Che dolcemente infiama,1
     Fa lieto ogne cor tristo,
     Che lui suspira e brama.
     Chi puramente l’ama,
     Si spoglia d’ogne errore.
          Che fai qui, core? ec.
 
Se tu ti senti afflito,2
     Questo è dolce conforto;
     Questo è quel dolce lito
     E quel felice porto,
     El qual sempre te esorto
     Amar cum gran fervore.
          Che fai qui, core? ec.

Non star, cor mio, più meco,
     Se viver voi in pace;
     Vane a Iesù, e sta’ seco,

     Ch’el mondo è sì fallace,
     Ch’or mai a lui non piace
     Se non chi è traditore.
          Che fai qui, core? ec.
 
Se tu stai quivi in tera3,
     Serà tua vita amara;
     In ogne loco è guera,
     E fede e pace rara:
     Se t’è la vita cara,
     Vane al divin splendore.
          Che fai qui, core? ec.

Non te fidar d’altrui,
     Chè ogn’om è pien d’inganni.
     Se tu ne vai a lui,
     Dolci seran gli affanni,
     E spendera’ i to’ anni
     Con merito et onore.
          Che fai qui, core? ec.

Se tu ’l trovi, umilmente
     A lui me ricomanda,
     E fa’ che sia fervente
     A far la mia dimanda,
     Che sua dolceza espanda
     Sopra el mio gran dolore.
          Che fai qui, core? ec.


E quando serai gionto,
     Dara’gli un bacio santo:
     Le mane e’ pedi ha ponto,
     Abrazial tutto quanto:
     Infiàmmati in lui tanto,
     Ch’el brami a tutte l’ore.
          Che fai qui, core? ec.

Se lui la man ti prende,
     Non lo lassar già mai.
     Chi del suo amor s’accende,
     Non sente eterni guai;
     E se con lui ti stai,
     Tu spengi ogne timore.
          Che fai qui, core? ec.
 
Sta’ cum Iesù, cor mio,
     E lassa ogn’om gridare:
     Questo è el tuo dolce Idio,
     El qual tu debbi amare,
     E per suo amor portare
     Ogne mondan furore.
          Che fai qui, core? ec.

Prendete tutti l’arme,
     Nemici d’ogne bene,
     Chè più non temo; e parme
     Che dolce sian le pene.
     E questo s’acconvene
     A chi sta con l’amore.
          Che fai qui, core? ec.


Finis.

  1. L’autografo, infiamma.
  2. L’autografo, afflicto.
  3. L’autografo, terra.


Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.