< Poesie (Savonarola)
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XXI. Viva, viva in nostro core
XX. XXII.

XXI.


Viva, viva in nostro core
     Cristo re, duce e signore.
 
Ciascun purghi l’intelletto,
     La memoria e voluntate
     Dal terrestre e vano affetto;
     Arda tutto in caritate,
     Contemplando la bontate
     Di Giesù Re di Fiorenza;
     Con digiuni e penitenza
     Si reformi dentro e fore.

Se volete Giesù regni
     Per sua grazia in vostro core,
     Tutti gli odii e pravi sdegni
     Commutate in dolze amore;
     Discacciando ogni rancore,
     Ciascun prenda in sè la pace:
     Questo è quel ch’a Giesù piace
     Su nel cielo, e qui nel core.


O Giesù, quant’è beato
     Chi dispreza il ceco mondo!
     Questo è quel felice stato
     Che tien sempre il cor iocondo:
     E però io mi confondo
     Che per paglia, fumo e spine
     Noi perdiamo il dolze fine,
     Ch’è Giesù nostro Signore.
 
Surgi dunque, Agnel benigno,
     Contro al fero Faraone.
     De! riforma il corvo in cigno,
     Supplantando il gran dracone.
     Sveglia omai il tuo Leone
     Della tua tribù di Iuda;
     Ch’a sguardare è cosa cruda,
     Dove han posto il tuo licore!

Benedetto sie ’l pastore
     Della somma ierarchia,
     Giesù Cristo, nostro amore,
     E la Madre santa e pia,
     Ch’a’ sedenti in tenebria
     Han mandato una gran luce:
     E però con viva voce
     Chiaman Cristo nel lor core.


Amen.

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