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XXI.
Viva, viva in nostro core
Cristo re, duce e signore.
Ciascun purghi l’intelletto,
La memoria e voluntate
Dal terrestre e vano affetto;
Arda tutto in caritate,
Contemplando la bontate
Di Giesù Re di Fiorenza;
Con digiuni e penitenza
Si reformi dentro e fore.
Se volete Giesù regni
Per sua grazia in vostro core,
Tutti gli odii e pravi sdegni
Commutate in dolze amore;
Discacciando ogni rancore,
Ciascun prenda in sè la pace:
Questo è quel ch’a Giesù piace
Su nel cielo, e qui nel core.
O Giesù, quant’è beato
Chi dispreza il ceco mondo!
Questo è quel felice stato
Che tien sempre il cor iocondo:
E però io mi confondo
Che per paglia, fumo e spine
Noi perdiamo il dolze fine,
Ch’è Giesù nostro Signore.
Surgi dunque, Agnel benigno,
Contro al fero Faraone.
De! riforma il corvo in cigno,
Supplantando il gran dracone.
Sveglia omai il tuo Leone
Della tua tribù di Iuda;
Ch’a sguardare è cosa cruda,
Dove han posto il tuo licore!
Benedetto sie ’l pastore
Della somma ierarchia,
Giesù Cristo, nostro amore,
E la Madre santa e pia,
Ch’a’ sedenti in tenebria
Han mandato una gran luce:
E però con viva voce
Chiaman Cristo nel lor core.
Amen.