< Poesie milanesi < VI - Sonetti
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13.
ON CONTIN BERGAMASCHIN CHE FA EL BRUSCHIN CONTRA DI MENEGHIN1. (1816).
Oh carin, beatin, mattin, smorbiin,
Arcadin poetin, ciccin, contin,
Puresin col tossin2^ che in Parnassio
Pien d’estrin fa frin frin col ghitarrin,
Pian pianin, beli bellin, ch’el tropp foghin
Noi te scalda el pissin, contin ciccin.
Te preghi per mammin, per papparin,
Per tult i bortolin3 bergamaschin.
Te preghi per l’acquin del fontanin
Che lava el mostaccin4 Je Doridin5
In sul poggin verdin, freschin, gingin;
InBn te preghi per el cardeghin
Dove te fee settina6 a fa cacchin
E a fa versin de tutt e duu i boggin7.
- ↑ Satira contro il bergamasco Conte Bartolomeo Secco -Suardi, per veritá non piccino ma di forme colossali, che in una sua poesia deplorò il clima umido di Milano.
- ↑ Puresin col tossin : allude al detto proverbiale " tutti i puress gh’an la toss " tutte le pulci hanno la tosse, col quale si mettono in ridicolo quanti hanno velleitá di interloquire senza competenza; qui, particolarmente, di poetare.
- ↑ bortolin : diminutivo di Bortolo, nome fra i piú comuni nel contado di Bergamo.
- ↑ mostaccini piccola faccia (mostacc),
- ↑ Dorindin: Dòride; personificazione mitologica, figlia dell’Oceano; una delle figure abusate nella poesia classica.
- ↑ te fee settina: ti siedi.
- ↑ fa versin, ecc.: scherza sul doppio senso della parola versi; piccoli versi poetici e piccoli rumori.
Note
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