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Olindo Guerrini - Postuma (1877)
LXXIII
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LXXIII.
AD UN POETA
EH, perchè levi nel tumulto il canto
E sveli disperato il tuo dolor?
Ride il mondo, nol sai? del nostro pianto:
4 Premi l’angoscia del tradito amor.
Piangi, ma piangi sol nel tuo segreto,
Poichè menzogna è l’amistà quaggiù,
Il nome di fratello è un nome vieto,
8 Una fola bugiarda è la virtù.
Al tuo martirio cupida e feroce
Questa turba cui parli accorrerà;
Ti verranno a veder sulla tua croce
12 Tutti, e nessuno ti compiangerà.
Oh, menti, menti! Il viso tuo giocondo
Celi, maschera turpe, il tuo soffrir;
La verità non è di questo mondo,
16 È un imbecille chi non sa mentir!
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