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LXXXIV.


PREGHIERA DELLA SERA


Libera nos a malo.


 
D

E’ miei semplici padri antico Iddio,
       Se vana ombra non sei,
Dio di mia madre in cui fanciullo anch’io
       4Innocente credei;

Se pur tu scruti col pensiero augusto
       De’ nostri cori il fondo,
Se menzogna non è che tu sia giusto
       8Con chi fu giusto al mondo,

Guarda; dell’agonia patir gli orrori
       Ogni giorno mi tocca:
Guarda l’anima mia di che dolori
       12E di che fiel trabocca!


Abbrevia tu se puoi le maledette
       Ore del mio soffrire,
Avventami, mio Dio, le tue saette;
       16Mio Dio, fammi morire.



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