< Priapea
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CLVIII
CLVII CLIX

CLVIII.


Priapo, a i panni neri e vedovali,
     Conoscer puoi ch’io sono vedovella,
     E benché paja in vista santarella,
     4Si fa per l’indulgenzie papali.
Appresso te non voglio altri sensali,
     Se non la voce della mia favella.
     Solo al mover ch’io fo d’una mascella,
     8Mi puoi veder l’orina senz’occhiali.
Non ti paja mirabile nè strano,
     Se per tener i fatti miei celati
     11Ne vengo a te co’ pater nostri in mano.
Questi sono i ruffiani de’ peccati;
     E poi tu sai, che ovunque capitano
     14L’ipocrisia si predica da’ frati.

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