< Priapea
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CLXXIII
CLXXII CLXXIV

CLXXIII.


Son risoluto torre dalle menti
     Un dubbio, che fa molti dubitare,
     Che quella cosa non sì possa fare
     4Sì, come dir si suole, a i tre contenti;
Ch’oggi sì grossolane son le genti,
     Che se il pan non si veggon imboccare,
     Stariano a rischio di non mai mangiare,
     8Anzi più tosto di cavarsi i denti.
Stimiamo, verbigrazia, che stia
     Polo e Perina o in piede, o su un stramazzo
     11Con l’Aretino, ch’io dovea dir pria,
E che volendo poi darsi a sollazzo,
     Stia l’Aretino in mezzo, e ch’egli dia
     14A Polo il culo, ed a Perina il cazzo.

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