< Priapea
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CLXXXIV
CLXXXIII CLXXXV

CLXXXIV.


Io veggio le mie pene troppo espresse,
     Onde sarò costretto provedere,
     Ne altro conosco quanto al mio parere
     4Se non ch’io mi proveggia di brachesse.
Che mi difenderò forse con esse
     Da mosche e da tafani, che temere
     Mi fan la morte, e da quest’ora avere
     8Chi mi dica per l’anima le messe.
O Dio, fino alle mosche stanno attente,
     E curano d’andare a bocca aperta
     11Ove la carne vendere si sente.
Veramente ogni lode al mondo merta
     Chì dice, che le donne solamente
     14Per le mosche la portano coperta.

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