< Priapea
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CLXXXIX CXCI

CXC.


Non vi maravigliate o spettatori
     Vedendo i fatti miei tutti bagnati,
     Ch’io non mel meno come fanno i frati
     4Quando voglian purgare i mali umori.
Questo soverchio che vedete fuori
     È stato un sogno, e perche dichiarati
     Vi siano i fatti miei come son stati,
     8Vel dico appunto come a’ confessori.
Parea pur dianzi di sognarmi a lato
     D’una mia ninfa, e star per una pezza
     11Fra le sue gambe tutto inviticchiato.
Onde sì fatta è stata la dolcezza,
     Tale il trastullo meco divisato,
     14Che ’l cazzo mio n’ha pianto d’allegrezza.

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