< Priapea
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CXIX CXXI

CXX.


Del suo giardin le pesche in questa cena
     Quì ti presenta, come cosa santa
     Priapo, il tuo d’Arezzo, di cui canta
     4Ogni grand’ortolano a bocca piena.
Pregati dunque, non gl’imputi a pena
     Se non fusser di quelle d’Atalanta,
     Perchè degl’anni ha forse ben sessanta
     8L’arbore, anzi quel tronco che le mena.
E più ti chiede in singular mercede,
     Che se del petto ti trarranno i rutti,
     11Non fia per ciò di manco la sua fede.
Perchè piacendo a lui sì fatti frutti
     O buoni o tristi, così pur ei crede,
     14Che sieno del suo stomaco anche tutti.

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