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Niccolò Franco - Priapea (1541)
LIV
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LIV.
Donne, per non avere ingiuria e scorno,
Di notte non venghiate al mio ricetto,
E se da me volete qualche affetto
4Veniteci di bello mezzo giorno.
Tal che vi possa ben spiare il forno,
E vedervi sbragate infino al petto,
Che il mal di Francia, a quel che me n’è detto
8Ha gran faccende, e va per tutto attorno,
Tanto che n’è infettato il paradiso,
Il che m’ha fatto timido e restio,
11Se sottilmente non vi squadro il viso.
Perchè, piutosto accetterei per Dio,
Vedermi Catelano circonciso,
14Che vedermi Francese il cazzo mio.
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