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Niccolò Franco - Priapea (1541)
LXVIII
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LXVIII.
Donne, quasi lo spirto m’indovina,
Avendo voi pur dianzi partorito,
Ch’erbe vorreste attissime al partito
4Da fare i bagni a i buchi dell’orina.
E se è così, toglietevi in rapina
Quel che vi piace, ed ecco ch’io v’addito
Dove è la salvia, e mostrovi in quel sito
8La camomilla e la rosa marina.
Credete, che dell’erbe appartenenti,
Debba nel vostro ben mostrarmi avaro?
11Portin più tosto tai parole i venti.
Cogliete, dico, ciò che m’è più caro,
Ch’è forza che ne’ vostri fottimenti
14Il cazzo n’abbia il dolce e poi l’amaro.
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