< Priapea
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LXXXIII
LXXXII LXXXIV

LXXXIII.


A te Giove, Dodona è consecrata.
     Giunone in Samo vedesi adorare.
     Ha di Tenaro l’onde il Dio del mare.
     4Ed a Vulcano Lenno è stata data.
Enna per la Dea Cerere è beata:
     In Pafo è in Gnido Venere have altare.
     II Sole ancora in Rhodi avea che fare,
     8Ma Solimano al Sole l’ha levata.
A me voglion, che Lampsaco sia sola
     La terra che m’accenda incensi e fuoco,
     11Ma mentono i Poeti per la gola,
Ch’io per tutto ho che fare, o molto o poco,
     Né questa mia gliè favola da scola,
     14E che fia ver, si chiava in ogni loco.

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