< Priapea
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LXXXII
LXXXI LXXXIII

LXXXII.


Vorrei che m’insegnaste, o voi Pedanti,
     Per esser l’arte vostra l’insegnare,
     E un dubbio mi toglieste da pensare,
     4Ch’anch’io sarei de’ vostri dozzinanti.
Perocchè ne rinnego tutti i Santi,
     Per non saper la causa che’l fa fare,
     Che i putti voi volendo castigare,
     8Sul culo gli battiate tutti quanti.
Parmi faccenda a sofferirsi dura,
     Che dobbiate purgare il mal umore
     11Sulle chiappine d’una creatura.
Or, poffardio; che vi comporti il core
     Di dare una sì spessa battitura
     14Al culo, a cui portate tanto amore?
    
    

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