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Niccolò Franco - Priapea (1541)
V
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V.
Credo, che ciascun sappia chi mi sia,
E però non vo farne più romore:
Bastimi dir, ch’io sono il donatore
4Di quella sola eccelsa melodia.
E che (sola mercè dell’opra mia)
Ogni animal congiunto con amore
E nasce e vive, ed in un punto muore,
8E sè medesmo rinnovando cria.
E se questo non basta: io son che arreco
Tanta dolcezza, che si passa a guazzo,
11Talchè mi si può dir Dominus teco.
A che farvi di me più gran schiamazzo?
Non si vede egli chiaro da chì è cieco,
14Che ’l mondo saría un cazzo, senza cazzo?
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