< Priapea
Questo testo è stato riletto e controllato.
VIII
VII IX

VIII.


Priapo, io sia appiccato da ladrone,
     Se non mi duole infino alla corata
     Di parlar teco tanto alla sboccata
     4Per esserne tenuto da tristone.
Ma tu dell’error mio sei la cagione
     Perchè, mentre ti veggio alla sbragata,
     È forza accomodare ogni parlata,
     8Secondo i gradi, e come le persone.
S’io mi trovassi in pratica con santi
     In chiesa, o ’n cimiterio, o per chiostro,
     11La corona direi tutta in contanti.
Ma, trovandomi in mezzo all’orto vostro,
     Giusto non è ch’io vada tanto avanti,
     14Che ha a fare il cazzo con il Pater nostro?

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.