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Niccolò Franco - Priapea (1541)
VII
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VII.
Non vorrei, perchè io sia sì liberazzo,
Alcun di voi mi pensi lapidare,
Perchè negli orti miei si può ben fare
4Dove non è crianza da palazzo.
La potta io chiamo potta, il cazzo cazzo,
E il culo culo, e questo è il vero andare;
Perchè da furbo non si dee parlare
8Sè con furbi non siamo, o per sollazzo.
Anzi vi dico che se mai mi tocca,
Dove fra donne stassi ragionando,
11Lascio al Boccaccio la sua filastrocca.
E senza cerimonie parlando
Appunto come viemmi in sulla bocca
14A voi donne da fottere dimando.
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