< Priapea
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XLIV
XLIII XLV

XLIV.


Certi asinacci, ch’han dell’asinelio
     (È forza ch’io lor faccia questo onore)
     Credonsi fare al cazzo un disfavore,
     4E pensan dare al culo un gran martello,
Quando con questo parlano e con quello,
     Ed alla prima gli sguainan fuore
     Quel gran viso di cazzo Imperadore,
     8Quel gran viso di culo suo fratello.
Oh ceffi veramente di cojoni,
     Come ingrassate infino agli stivali
     11A mettervi le fibbie ed i bottoni.
E non sapete bufali cignali,
     Che i cazzi a’ giorni nostri son baroni,
     14E che i culi son’oggi Cardinali.

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