< Priapea
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Niccolò Franco - Priapea (1541)
XVIII
◄ | XVII | XIX | ► |
XVIII.
Entra su, donna, tu che stai pensosa
Poichè sì presso l’uscio se’ venuta:
Entra, e non farmi innanzi la cigliuta,
4Che delle gravitá n’ho piene l’uosa.
Cotesta tua finzione è dispettosa,
E appunto dentro al culo mi starnuta:
Non s’ha da far duello, nè disputa,
8Ma tosto o dentro o fuora, a quella cosa.
Credi col tuo contegno che sai fare,
Perchè rizzato, e ’n furia mi vedi,
11Che ovunque vai ti debba seguitare?
Gli è error ben grosso, sè ciò pensi o credi,
Che se la potta mi vuoi mai prestare,
14T’è forza, figlia, di prestarmi i piedi.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.