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Niccolò Franco - Priapea (1541)
XXX
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XXX.
Or che più scuffiotti e più cappelli,
Vada il cancaro a i savj, e a i pazzi,
Che s’io n’avessi le dozzine e i mazzi,
4Io li pertugierei come crivelli.
Guarda come s’infregiano i cervelli,
Come nascon gli strani appetitazzi:
Or è pur vero, che noi altri cazzi
8Siam delle donne gravide fratelli.
Però fia meglio, ch’io mi stia disposto
In metter tutte a monte queste imprese
11Nè gir fiutando più fumo d’arrosto.
Cappelli rossi, e quasi in ogni mese
Mai non mi mancheranno, e senza costo,
14Ma con la grazia del signor marchese.
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