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XXXII
XXXI XXXIII

XXXII.


Papa, io ti sono schiavo, e volentieri
     Per te mi caccerei dentro un ditale,
     E ti farei piacere e servigiale
     4Mentre avessi bisogno di cristieri.
Perchè sei de’ più degni cavalieri,
     Ch’abbia tutta la corte imperiale,
     Oltre che sei cortese e liberale,
     8Che benedici fino a i canettieri.
Ma questo è nulla, e son più cose assai,
     Onde per le tue grazie Papali
     11Me da buon servo in tutti i casi avrai.
Che quando i merti tuoi non fusser tali,
     Son tenuto adorarti, poichè fai
     14Tutti i visi di cazzo, Cardinali.

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