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XXXIV
XXXIII XXXV

XXXIV.


Papa, l’imprese ch’hai con Colonnesi
     Ti fan di rado andare a belvedere,
     Onde il giardino mio ne viene a avere
     4Danno, da non rifarsi in dieci mesi.
Però vorrei, che fussero ben spesi
     I tuoi bajocchi, e in altro che ’n bandiere
     E che i capricci delle tue chimere
     8Per qualche dì si stessero sospesi.
Non creder già che questa mia dimanda
     Sia parziale, o cosa da Pasquino,
     11Perchè è farina dalla mia vivanda.
Colonnese non son nè sono Orsino;
     Che la potta mi piace d’ogni banda,
     14E so fotter a dritto ed a mancino.

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