< Priapea
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Niccolò Franco - Priapea (1541)
XXXV
◄ | XXXIV | XXXVI | ► |
XXXV.
Papa, per la presente ti saluto,
E ti mando di ruche due cestelle
Di quelle tenerelle tenerelle,
4Di che più volte già ti sei pasciuto.
Nè senza gran proposito ho voluto
Mandarti di quest’erbe, come quelle
Che son parenti delle pempinelle,
8E fanno il cazzo tisico e nerbuto.
Che il dover vuole (e già non è peccato)
Che tutti ci dobbiamo ricordare
11Del cazzo per averlo sempre a lato.
E che cosa i Pontefici han da fare.
Quando il collegio loro è feriato,
14Sè non, mangiare e bere, e buggerare?
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.