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Gabriele D'Annunzio - Primo vere (1880)
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A Carlo Altobelli.
Guarda il sol tra le pergole virenti
con un purpureo riso,
e dolce bacia le chiome fluenti
a Iole, e il bianco viso.
5Ondeggiano là giù soavi i colli
coronati di pini,
e risonano ancóra i canti molli
pe’ silenzii divini.
Lente vanno due nuvole dorate
10navigando pe’ cieli:
— O belle nuvolette, dove andate
come amiche fedeli? —
Con arguti garriti aleggia intorno
de le rondini ’l coro,
15che rallegra a ’l buon villico il ritorno
da ’l sudato lavoro.
Pien di murmuri strani e di scintille
si stende l’adrio mare,
e quale alcione su l’onde tranquille
20lunge una vela appare.
Iole mi guarda co’ begli occhi blandi
ed è simile a Flora…
Per l’imperio de ’l mondo, o grandi, o grandi,
non cederei quest’ora!
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