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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
VII
AL SIG. BERNARDO CASTELLO.
Qual duo leoni in Mauritana arena
Mossi ruggendo ad assalire armenti,
Or fan macel delle nemiche genti,
4Castello, il gran Farnese, e’l grande Eumena.
Ma per Atropo ria, cui nulla affrena,
Pur i lor giorni a mano a man fian spenti
Onde la fronte, e i nobili occhi ardenti
8Mai sempre adombrerà tomba terrena.
Oh quanto allor di rimirar fia vaga
La gente i volti, e le superbe luci,
11E gli atti ferocissimi guerrieri!
Adunque movi, e tu che puoi l’appaga,
Avviva in carte i desïati duci,
14E fregia Marte de’ tuoi stili alteri.
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