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Lunge, lunge da me, pianti e sospiri Al nobil tetto ov'il mio sole ha sede
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Francesco Della Valle

VII

L’IRREQUIETEZZA

     Qual famelico augello, ove rimira
custodito il suo cibo avido vola,
or di quel poca parte ardito invola,
ora di ramo in ramo erra e s’aggira;
     come d’amor lungo digiun mi tira,
corro a colei che di beltade è sola,
ed un guardo, un sorriso, una parola
involando talor, l’alma respira.
     Al felice di lei caro soggiorno
giungo a pena che parto, e parto a pena,
ch’odïando il partir faccio ritorno.
     Se m’è tolta di lei l’aria serena,
almen beato a quelle mura intorno
ha qualche tregua il cor con la mia pena.

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