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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Baruffaldi
III1
Quel raggio, che mostrommi il cammino destro,
Per cui correr dovea con franchi passi,
Poichè svanimmi, io mi trovai fra i sassi,
E n’ebbe tema il carcer mio terrestro:
5E, come suole un animal silvestro,
Lasciai la via co’ pie tremanti e lassi,
E con gl’occhi tra ’l buio umidi e bassi
N’andai tentone in quel deserto alpestro.
E ricercando pur qualche contrada,
10Torna, o lume, gridai, troppo m’affiligi,
Se più t’indugi, e non so dove i’ vada.
Quando il fausto splendor de’ tuoi vestigi,
E la tua voce mi scoprìo la strada,
E mi tolse dai laghi averni e stigi.
- ↑ L’Anima distolta dalla via perigliosa del vizio per le Prediche del P. D. Gaetano Mazzolini.
Note
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