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Questo testo fa parte della raccolta Federico Meninni
VIII
FUGACITÁ DELL’UOMO
e persistenza delle cose
Questi libri, da cui piú cose imparo
e che divoro anco di Lete a scorno,
altri, per innalzar forte riparo
contro l’oblio, divoreranno un giorno.
In questo albergo, in cui ricovro ho caro,
mentre le cure a riposar qui torno,
se ’l ciel non fia di sue vicende avaro,
altri faranno in altra etá soggiorno.
In questo letto, ove fra l’ombre assonno
perché rechi a’ miei sensi alcun ristoro,
altri ancor chiuderá le luci al sonno.
Quindi rodemi il cor piú d’un martoro,
solo in pensar che qui durar ben ponno
cose che non han vita, ed io mi moro!
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