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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Lorenzini


II


Questo, che spiega verdi rami ombrosi:
     E par che a speme di buon frutto s’erga,
     Arbor gentil, ch’io già sotterra posi,
     Quando ancor ora tenerella verga:

5Borea, nè tu, nè alcun de’ tuoi nevosi
     Fratelli tocchi o svella o al suol disperga,
     Se mai ritorno noi a noi ne’ piovosi,
     D’orrido e pigro gel gravi le terga.
E se all’ira natìa non sai por freno,
     10Schianta un abete, che gran parte imgombra
     Dell’aria inutilmente, e del terreno;
Che loderanti quei, cui invidia adombra,
     Alberi eguali, e quei che al Ciel sereno
     Ei toglie, e opprime sotto sè coll’ombra.

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