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Questo testo fa parte della raccolta L'Empedocle ed altri versi


RAMUSCELLO



Ramuscello di pruno abbandonato
     Là sul petroso muricciol dell’orto,
     Privo d’ogni cultura, al verno ingrato,
     Del suo verde si spoglia, e sembra morto;

Ma da un’intima forza alimentato,
     Tenacemente al natio sasso attorto,
     Dura così, che dell’aprile al fiato
     Ecco i tralci rinnova, ecco è risorto.

Tal io, che spento d’ogni gioja e stanco
     Altro che morte non vedeami intorno,
     E il cor n’avea già freddo e il volto bianco,

A’ tuoi detti, a’ tuoi baci (oh fausto giorno
     Che consentisti di venirmi a fianco!)
     Per incanto d’amor giovane torno.

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