< Rime (Andreini)
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Madrigale XLII
Sonetto LXXXVIII Madrigale XLIII

MAD. XLII.


T
U m’uccidesti, e già son fatta polve

(O miracol possente)
     Polve, che spira, e d’amor fiamma sente;
     E là dove si volge il tuo sembiante

     Per mio maggior tormento
     Ivi mi porta il vento;
     Perch’io sostenga disprezzata Amante
     L’ingiuria ancor de le tue crude piante.

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