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Isabella Andreini - Rime (1601)
Madrigale XXV
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MAD. XXV.
P
Erche più grave sia L’interna doglia mia tù pur vuoi fiera
Mia leggiadra Guerriera,
Ch’io taccia, il nome tuo, che ’l mio dolore
Chiuda sempre nel core.
Io soffro, e taccio sì. ma che poss’io
Se la doglia discopre il volto mio?
E ’l pianto non sò come
Forma Silvia cadendo il tuo bel nome.
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