< Rime (Andreini)
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Madrigale XXVI
Sonetto LXVII Madrigale XXVII

MADR. XXVI.


F
Iammeggianti saette ecco disserra

Febo sovra la terra, e tù ben mio
     Mentre, ch’io leggo quelle note, ch’io
     Per tè dolce vergài
     Tù con la man di neve
     Schermirmi tenti da’ cocenti rài?
     Nò nò. struggan me pria, ch’assai men greve
     Mi fia giunger per morte a l’hore estreme;
     Ma se la bella man l’ardor non teme,
     Stendila prego sul mio petto un poco,
     Sì ch’io ne tempri l’amoroso foco.

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