< Rime (Andreini)
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Madrigale XXXV
Madrigale XXXIV Sonetto LXXIII

MAD. XXXV.


T
Osto, ch’à voi rivolsi

(O mia ventura) il guardo
     A me stesso io mi tolsi
     Sol per donarmi à voi viva mia luce,
     Per cui con mio piacer agghiaccio, ed ardo;
     Poscia, che ’n voi riluce
     La beltà così bella, ch’ella stessa
     Gode vedersi in sì bel corpo impressa

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