< Rime (Andreini)
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Scherzo VIII
Madrigale XCV Sonetto CXLI

SCHERZO VIII.


C
On quai giri lascivetti

Hoggi alletti
     Zefiretto la mia Clori?
     Del suo bel ti vai pascendo
     (Ahi) fingendo
     Rasciugarle i bei sudori.
Tù scherzando hor fuggi, hor riedi,
     Hor ti fiedi
     Lievemente in quel bel petto;
     Hor increspi i capei biondi,
     Hor t’ascondi
     Entro ’l labbro amorosetto.
Con quant’arte l’aure molci,
     Come dolci
     Movi, e freschi i tuoi sospiri;
     Come in tanto lusingando
     Vai predando
     Quell’odor, che grato spiri.
Non però le rose, e i gigli,
     Onde pigli
     Le tue grazie perdon mai
     Il tesor, che stassi accolto
     In quel volto,
     Ch’è del Sol più chiaro assai.

O trè volte, e più felice
     Tè, cui lice
     Vagheggiar l’almo sembiante,
     E baciarlo, mentre in vano
     Quasi insano
     Verso (ohime) lagrime tante.
Freddo spirto (ah) sì beato
     Nel tuo stato
     Senza gielo non saresti,
     Che sarian que’ rai lucenti
     Sì possenti,
     Che d’amor meco arderesti.

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