< Rime (Andreini)
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Sonetto CIX
Centone I Madrigale LVI

SONETTO CIX.


Q
Uesti avvivando i duri bronzi, e i marmi

Spirito diede lor sembiante al vero,
     E sudando al mirabil magistero
     Schivò del Tempo ingiurioso l’armi;
Però Febo à la Cetra illustri carmi
     Accordi homai sovra ’l Sepolcro altero;
     E la macera Invidia il rìo pensiero
     Cangi, e di strali di velen disarmi.
A te pietoso peregrin, che passi
     Lagrime non si chieggon, nè sospiri.
     Tal cura ei diede à’ suoi vivaci sassi.
Ma sol, che la bell’opra intento ammiri
     Di lui, che’n grembo à la virtute stassi
     Cinto di gloria tra’ celesti giri.

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